RITA BELLACOSA
domenica 21 ottobre 2012
Gli antichi Romani dicevano : < NOMEN OMEN EST> ossia il nome è un presagio.
In effetti … Sono libera, liberale, libertaria e mancata libertina.
Sono nata l’ 8 Giugno alle h 12:30 in una giornata caldissima. Mi ostino, vado avanti con le mie forze conservando la mia integrità etica. Ciò che ho raggiunto è mio, mi appartiene e non devo dire grazie a nessuno. Anni sono passati e gli eventi hanno lasciato segni evidenti sul mio viso e profonde lacerazioni sulla mia anima. Dolori, ansie, sopraffazioni: invasori nella mia vita, impostori di presunti cambiamenti, forieri di ostacoli invalicabili e disperati che non hanno scalfito la mia fierezza. Anzi, l’hanno rafforzata donandomi l’autostima.Anni e anni di lotte dure per ricevere in cambio piccolissime briciole di successo.
LE INUTILI APPARENZE, CAPITOLO XXVII, pag.182 .
EDOARDO: < Cosa vuoi dalla vita?>
FRANCESCA: < Voglio rimanere un … , un essere umano. Al bando i brutti incontri, le serate falsamente esaltanti. Io mi dimetto dall’essere compiacente con il prossimo, solo perché potente e perché può occorrermi il beneficio della sua amicizia …>
TUTTI I DIRITTI RISERVATI. RITA BELLACOSA 2012
giovedì 17 marzo 2011
Scrittrice archeologa antichista immersa nel Cinema, Rita Bellacosa. Sin da piccola manifesta una personalità brillante e vivace ed un notevole attaccamento allo studio. Indicata come dotata di straordinario talento, compie con successo gli studi liceali classici e giovanissima si laurea a pieni voti, in tre anni e una sessione, in Lettere Classiche ed archeologia. Ventenne entra in contatto con gli ambienti intellettuali del cinema quando il maestro Federico Fellini la ferma incontrandola per caso e, colpito dalla sua bellezza e poi dalla verve, decide di assegnarle un ruolo nel suo ultimo film. Ma Rita non si ferma al Cinema, pur eleggendolo a suo grande amore. Inizia una doppia attività, quella di conferenziera e di archeologa. Quest’ultima la porta a compiere ricerche in Grecia Egitto e Turchia. La Nostra si dedica in particolare al culto antico e riesce a dimostrare, Lei prima in assoluto, che il culto della Dea Artemide si praticava nella Magna Graecia sin dal lontano VI secolo a C esaminando brandelli di frammenti del poeta greco Bacchilide vissuto proprio nel VI secolo, il che Le vale una menzione nelle Enciclopedie e notevole apprezzamento negli àmbiti colti. Nasce il Saggio ‘Artemide’(2003) che attira l’attenzione di esponenti di circoli intellettuali francesi che cominciano a corteggiare la presenza di Rita in terra d’oltralpe. Così la Nostra si ritrova in Francia dove, ad un’intensa gratificante frequentazione degli ambienti raffinati dell’intellighenzia parigina, alterna studi d’Arte alla prestigiosa Sorbonne. Ritorna in Patria e, da esperta nella lingua latina e greca, scrive la grammatica greca, ‘Γράμματα’ e latina ‘Accipe!’. Sono anni di accumulazione di titoli culturali e riconoscimenti professionali. Nel 2005 suscita la curiosità dei media internazionali a causa delle sue frequentazioni in àmbito cinematografico e decide di raccontarsi nell’autobiografia ‘ La mia vita’ ( 2006). Successivamente pubblica il romanzo ‘Le Inutili Apparenze’ (2009) in cui investiga sulle dinamiche del successo ottenendo largo consenso di pubblico. Nella lingua di Parigi scrive ‘Amélie’( 2010), storia di una donna alla ricerca di se stessa. Segue il Saggio sul culto antico ‘ Templa. Passeggiate spirituali pompeiane’ (2010). Notevole il suo impegno umanitario, in particolare per il Darfur.
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